La valutazione di un anello di diamanti si basa sulla stima del valore del metallo nella banda e la purezza della serie di diamanti in esso.
Prima fase: la valutazione della pietra preziosa
La valutazione di diamanti o di pietre preziose parte sicuramente dalla certificazione del livello di qualità.
Per stabilire il valore di un diamante ci si confronta principalmente con quattro caratteristiche, dette “4 C” (color, cut, clarity and carat): il colore, il taglio, la chiarezza e il carato.
La pietra può essere certificata o non certificata.
Nel primo caso generalmente a ognuna della 4 caratteristiche principali viene assegnato un valore e un grado che vada a definire in modo semplice e immediato il grado di qualità della pietra.
In caso la pietra non sia certificata, né si può valutare la qualità presso un laboratorio gemmologico. Un’analisi gemmologica offre allo stesso tempo una garanzia sulla gemma e i parametri per una stima economica. Una gemma certificata infatti è facilmente valutabile proprio per via del certificato che descrive oggettivamente quelle caratteristiche della pietra che vanno a classificarla e quotarla sul mercato.
Seconda fase: la valutazione della banda
Ciò che completa il valore di un anello di diamanti o di altre pietre preziose è il materiale della banda.
In generale, per definire il valore di una banda, bisogna distinguere in quale metallo prezioso è stato prodotto l’anello: i più diffusi ovviamente sono l'oro o il platino.
Si avrà bisogno quindi di valutare la purezza del metallo prezioso: per esempio l'oro 14 carati contiene oro puro in una percentuale di circa il 58%.
Dopodiché si può pesare l’anello escludendo il peso di qualsiasi pietra: conoscendo la purezza della sua lega, si può determinare quanti grammi del metallo prezioso contiene veramente la banda.
Vi aspettiamo in negozio per aiutarvi nella valutazione del vostro anello con diamanti o altre pietre preziose.