Acquistare un gioiello prezioso in oro può rivelarsi con il tempo un vero e proprio affare, in quanto con il passare degli anni può addirittura rivalutarsi e nel contempo nel corso di questi anni abbiamo “usato” ed indossato questo oggetto anche tutti i giorni.
Detto questo però bisogna necessariamente tenere conto che quando si acquisto un gioiello nuovo in una gioielleria, questo oggetto porta con sè nel prezzo finale di vendita, una serie di ricarichi da aggiungere al prezzo iniziale dell’oro.
Questi ricarichi sono, ad esempio:
Il negoziante che si trova ad acquistare questa merce dal produttore dovrà a sua volta ricaricare il prezzo almeno del doppio o del triplo per poter coprire tutte le spese appena elencate.
Questo ad ogni modo è bene precisare che avviene per qualsiasi settore merceologico, dall’abbigliamento alle calzature agli alimentari, con “ricarichi” diversi per ogni tipo di settore.
È proprio in virtù di tutti questi elementi oggettivi che, nella realtà, la questione del momento in cui si decide di rivendere un gioiello è importante perché bisogna necessariamente tenere conto del lasso di tempo tra l’acquisto e la eventuale rivendita.
Capitolo a parte per alcuni importanti orologi e modelli di Marca, come ad esempio Rolex, Omega, Audemars Piguet, Patek Philippe etc, che possono addirittura rivalutarsi in pochi anni per logiche impossibili da prevedere a priori.
Il motivo è che se si fa passare poco tempo tra l’acquisto del prezioso e la sua vendita presso un Compro Oro si vanno inevitabilmente a perdere tutti i costi di ricarico. Se si compra un oggetto d’oro, per esempio, a 1000 €, 1 o 2 anni prima, un Compro Oro non potrà valutarlo più di 200/300€ in quanto viene ripagata solo la materia prima, cioè l’oro, esattamente come se si vendessero dei titoli in borsa chiamati ”ORO” che seguono l’andamento altalenante, ma negli ultimi anni in vertiginosa salita, e non può naturalmente essere ripagato il ricarico, la lavorazione, l’IVA e tutte le altre voci che formano il prezzo dell’oggetto nuovo. Se invece il “Compro Oro” valuta e decide che quell’oggetto può essere “rivenduto” ad un'altra persona, cioè ad un privato, può essere che il compratore possa offrire di più rispetto al solo valore del metallo, ma questo di solito capita con oggetti con pietre o con particolari lavorazioni, ed è una decisione che un “Compro Oro” può prendere in merito a sue personali considerazioni.
Se invece l’oggetto che si desidera vendere è stato acquistato molti anni prima, parliamo di dieci o vent’anni, o addirittura è un lascito di nonni o genitori, il discorso cambia completamente e spesso i venditori restano addirittura sorpresi dalle alte cifre proposte proprio perché negli ultimi 20 anni l’oro ha avuto un incremento del 500%. Ciò che è stato comprato diversi anni prima ad esempio a 1 milione delle vecchie lire (al cambio attuale, 500€) può essere oggi rivenduto ai Compro Oro a 1000 o 2000 € perché negli anni l’oro ha visto moltiplicato il suo valore in una maniera tale che ogni possibile ricarico viene assorbito ed azzerato. Inoltre spesso questi “lasciti” non piacciono più perché fuori tendenza o magari sono troppo “vistosi” e pertanto non si indosserebbero.
Le pietre preziose subiscono questi ricarichi?
La risposta anche in questo caso è sì. Lo stesso problema che si può riscontrare nella vendita dell’oro acquistato poco tempo prima come nuovo lo si ritrova in misura talvolta maggiore nel mercato delle pietre preziose.
Brillanti, smeraldi, opali, topazi, ametiste, rubini, zaffiri, acquamarine sono bellissime pietre che impreziosiscono a livello estetico l’oggetto in oro ma il cui valore “di base” spesso non è molto alto: questo fa sì che subiscano gli stessi ricarichi dell’oro in fase di valutazione.
In ultima analisi, facendo un piccolo accenno all’argenteria (vassoi, piatti, ciotole, posate etc) il ragionamento è il medesimo, ma a onor del vero quasi tutta l’argenteria che ho acquistato ha quasi sempre diversi anni di vita, e poiché anche l’argento è cresciuto moltissimo negli ultimi anni è molto interessante rivendere oggetti d’argento che molto spesso vengono utilizzati pochissimo o addirittura non vengono più utilizzati da anni.
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